Carmen Trilogy by Gabriella Parisi
Ultimata la
Trilogia di Carmen, Gabriella Parisi annuncia la sua ricerca
documentaristica sulla Quarta
Dimensione
E' stata
ultimata Carmen Trilogy dalla regista
Gabriella Parisi, una trilogia visionaria
liberamente ispirata alla leggendaria Carmen e composta da due
tracce audiovisive inedite: Illuminations e
Hyperspace.
Queste due nuove opere sono un'espansione concettuale della
precedente Carmen di Gabriella Parisi, con la musica originale di
Alessandro Porcella, proiettata lo scorso 8 marzo
a Londra in occasione dell'International Women's
Day e che ha visto proprio Carmen tra le opere
manifesto.
“Illuminations di Carmen Trilogy esprime un'esaltazione della
libertà personale ed è un canto che si libra potente su nuovi
orizzonti inesplorati di esperire la realtà, riflettendo la libertà
ontologica scevra da ogni vincolo e pregiudizio, invece Hyperspace
rappresenta un "potenziale finale" e intende riflettere sulla
coscienza come campo unificato così come teorizzato da John
Hagelin” spiega la regista Gabriella Parisi, annunciando
anche: “Hyperspace è un'opera paradigmatica che offrirà
spunti interpretativi per la mia prossima ricerca sperimentale
documentaristica sulla quarta dimensione.”
La colonna sonora è di Omar Passeri, Alessandro Porcella & Laura Piccinelli dell'etichetta discografica PA74 Music Publishing, Illuminations è arrangiata e prodotta da Alessandro Porcella mentre Hyperspace da Danny De March.
Carmen by Gabriella Parisi - International Women's Day #BeBoldForChange - Original Soundtrack by Alessandro Porcella
Carmen è il nuovo
cortometraggio scritto e diretto dall'artista Gabriella Parisi, la
storia è liberamente ispirata alla novella di Prosper
Mérimée, pubblicata nel 1845 e da cui è tratta anche
l'indimenticabile e celeberrima opera di Georges
Bizet.
La colonna sonora originale è
firmata da Alessandro Porcella, musicista,
compositore e music producer, reduce da numerosi riconoscimenti
internazionali, che ha già collaborato in passato con Gabriella
Parisi per le colonne sonore del cortometraggio Fly on
the blue side e del film d'arte Over
Game, quest'ultimo esposto alla 54. Mostra
Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia nel
2011.
Il personaggio Carmen, secondo
l'artista, incarna il prototipo di una personalità femminile
indipendente e passionale che è intrinsecamente fedele solo
all'idea dell'amore e della libertà, non ai suoi uomini e alle
regole sociali. Inoltre, Carmen è un personaggio così diverso da
quelli delineati da Ibsen con la sua
Nora, in Casa di bambola e
da Alexandre Dumas figlio,
in La signora delle camelie, con
Margherita, tanto da evidenziare tutti i segni di una presa di
posizione femminile, prettamente contemporanea, contro i dettami
imposti da un certo pensiero e retaggio di natura maschilista che
riduce l'amore al mero possesso, non lasciando alcun margine di
libertà alla donna.
La conclusione tragica
dell'esistenza di Carmen è il canto del cigno di un destino da cui
non poteva sottrarsi ma, nello stesso tempo, è un'esaltazione del
sommo valore della libertà a cui Carmen non ha voluto rinunciare
nemmeno davanti allo spauracchio della morte, immolando la sua
stessa vita.
La Carmen di Gabriella Parisi
non ambisce ad essere un'opera fedele alla novella di Mérimée ma
quanto all'idea di libertà espressiva, una libertà che non si
avvolge su un significato univoco ma che sviscera, in una
spasmodica ricerca di verità sul significato della realtà,
molteplici interpretazioni e immagini, amplificando il punto
di vista. Inoltre l'opera è intrisa dello spirito poetico presente
in Illuminations di Rimbaud e,
per alcuni aspetti, è intimamente interconnessa alla sua ricerca e
visione.
Il ritmo diegetico di Carmen
scorre sui binari della metanarrazione, con accelerazioni di
immagini di matrice postmoderna e con frenate riflessive tese alla
“decostruzione” del senso che riflettono sulla riflessione stessa,
con una restituzione immaginifica della narrazione, totalmente
rinnovata e in continuo slancio catartico, tesa a immergersi nei
meandri più profondi del pensiero che anima l'agire di
Carmen.
E, in ultima istanza, l'opera
suggerisce “finali potenziali” che aprono lo scenario su di una
realtà in progress che si libera proprio del finale e che si
modella, invece, con la sensibilità dello spettatore, rimandando
concettualmente alla libertà ontologica che, non accontentandosi
del dato fenomenologico, anela a un senso ultimo e più profondo del
senso della vita e a ricongiungersi con la dimensione
trascendente.
Carmen is the new short film written and directed
by Gabriella Parisi, the story is loosely based on the novel by
Prosper Mérimée published in 1845 from which is also ispired the
unforgettable and acclaimed opera by Georges
Bizet.
The original soundtrack is composed by Alessandro
Porcella, musician, film composer and music producer, who is been
nominated for numerous international awards. In the past, he has
worked together with the artist for the soundtrack of Fly on the
blue side and Over Game, this last exhibited at the 54th
International Art Exhibition, La Biennale di Venezia, in
2011.
The character of Carmen, according to Gabriella
Parisi, embodies the prototype of an independent female personality
full of passion which is inherently loyal only to the idea of
love and freedom, not to her men and to the social
rules.
In addition, Carmen is a character so different
from those sketched by Ibsen with his Nora, in A Doll's House and
Alexandre Dumas fils, in La Dame aux Camélias (literally The Lady
of the Camellias, commonly known in English as Camille) with
Marguerite , much to highlight all the signs of a contemporary
female stance against the dictates imposed by the "male-dominated"
thought which reduces love at mere possession, leaving anything
margin of freedom to woman.
The tragic conclusion of Carmen's life is the
swan song of a destiny from which couldn't escape but at the same
time is an exaltation of the supreme value of freedom to which
Carmen doesn't want to give up not even in front of the specter of
death, sacrificing her own life.
Carmen by Gabriella Parisi doesn't aspire to be
faithful to novella of Mérimée but to idea of expression's
freedom, a freedom that is not wound on a single meaning but which
dissects, in a frantic search of truth about the meaning of
reality, multiple interpretations and images, amplifying the point
of view. In addition, the art film is steeped in the poetic spirit
of Rimbaud's Illuminations and, in some respects, is intimately
interconnected to his research and vision.
The diegetic rhythm of Carmen runs on the tracks
of metafiction, with images's accelerations of postmodern matrix
and contemplative brakings aimed at the "deconstruction" of the
sense, reflecting on the same reflection, with a restitution of a
highly imaginative storytelling, totally renewed and in momentum
cathartic, aiming to plunge into the deepest meanderings of
thoughts which animates the acts of Carmen. Ultimately, Carmen
suggests "potential finals" that open the scenario on a reality in
progress which gets rid of its end and that is modeled, however,
with the viewer's sensitivity and conceptually referring to
ontological freedom which tries a deeper meaning in life and to be
reunited with the transcendent dimension.
Rebirth
Il video Rebirth, da me diretto, con la colonna
sonora originale di Alessandro Porcella, è la storia di una
rinascita interiore scandita dalla ricerca di nuovi orizzonti
esistenziali, fatti di luce e di colori, partendo dalla memoria
vivificante.
Le immagini riprese, nella parte iniziale del
video, si soffermano e poi si animano lungo i monumenti e le statue
di Piazza del Popolo a Roma, con un ritmo rallentato, immergendole
in una nuvola di luce, come a voler intessere un dialogo fecondo
con la memoria storica, affrancando così dal ritmo incalzante
quotidiano, dominato invece dal flusso ininterrotto di immagini e
di “status” personali sui social network, che immergono la
dimensione esistenziale dell'uomo in un eterno
presente.
La statua l'Autunno, dello scultore Filippo
Gnaccarini, sembra caratterizzata da uno spirito dionisiaco e
prender vita attraverso il movimento ascensionale della
videocamera, che la proietta fino verso il cielo, facendola vibrare
tra le nuvole. Nuvole di un colore drammatico illuminate di luci
intermittenti, che si tuffano in un cielo lirico, velato dai colori
perlacei ed evanescenti dell'aurora, in cui i gabbiani si librano
leggeri, nel blu dell'orizzonte, danzando insieme e celebrando la
bellezza del creato e la loro
libertà. E, da
questo volo dei gabbiani, ha sviluppo la metanarrazione che cita
l'opera lirica, a dramma di ambiente storico, Andrea Chènier di
Umberto Giordano.
Le statue, presenti in Rebirth, sono collocate
nel complesso statuario celebrativo del grande compositore a Foggia
e ritraggono i due personaggi dell'opera lirica, il poeta Andrea
Chènier e Maddalena, che si trasformano in una testimonianza
tangibile di ogni slancio alla libertà e all'amore, che supera la
morte. Lezione edificante destinata ad attraversare i secoli e a
illuminare di speranza anche il particolare periodo storico che
stiamo vivendo, imperversato dal terrorismo
globale.
Nell'ultima parte delle riprese, le immagini
della riserva naturale marina alle Isole Tremiti, fatta di
scogliere a picco sul mare e acqua cristallina, acquistano colore,
un colore vibrante e pieno di luce, che vorrebbe incorporare al suo
interno l'uomo. E' una
natura che evidenzia il suo intimo legame con l'uomo, che palpita
il respiro dell'eternità e che, con la sua 'vita' e bellezza, è lo
specchio finito dell'infinito, così come l'intendeva
Schelling.
Proprio questa natura incontaminata, in tutto il
video Rebirth, si presta ad essere vissuta anche come tempo
esistenziale di rinascita interiore, non solo ambientale, che
equilibra il passato e il futuro, perchè nella sua maestosità e,
nello stesso tempo, nel suo equilibrio fragile, ci sono le chiavi
di accesso della comprensione di noi stessi.
Gabriella Parisi
CREDITS:
2014 © PA74 Music – MEDIA81
Written and Arranged by
ALESSANDRO PORCELLA
Produced by
ALESSANDRO PORCELLA & REGINA SWARN for
Media81
Published by
PA74 Music
Distribuited by
PA74 Music – BELIEVE Digital
Visual Contents by
© GABRIELLA PARISI
Written, Directed and Produced
by
GABRIELLA PARISI
Link:
gabriellaparisi.com/
reginaswarn.com/
alessandroporcella.com/
itunes.apple.com/us/album/rebirth-regina-swarn-presents/id864070679
GIMME JUST A LITTLE MORE TIME at GamificAction, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano
Our life flows on both sides
of these two dimensions: "real" and "virtual". We are become more
addicted to technology, more and more accelerated and launched at
the speed of light in the exploration of virtual reality, more
"real" of reality.
How does time passes inside the virtual reality? Are we losing pieces of real life or gaining experience levels which enrich ourself?
Are we experiencing an unlimited
life?
Gimme just a little more
time assumes technology point of view and, in
particular, the experience gained through technology, not the most
direct experience of a given tangible form, but the experience
understood like model, simulation and representation of the
reality.
Well, what is the maining of "real" and "virtual"
in our contemporary society? We can draw a precise line? Do we live
in a "natural" or "artificial" world?
KILL SWITCH
Everything is programmable and manageable within of the virtual realities, but outside, what happens in the real world?
How can be we sure to manage everything with the same confidence shown with technology? Didn't reality transformed itself into a mirror even more impenetrable and frustrating?
Screening places:
- Museo de Almería, Almeria
(Spain)
- MECA Mediterráneo Centro Artístico,
Almeria (Spain)
- Faculty of Fine Arts
- University of Granada, Granada
(Spain)
Dates:
- March 13
2014 at Museo de Almería, from
08.00 PM, Carretera de Ronda 91, Almeria, Spain
- March 27
2014 at MECA Mediterráneo
Centro Artístico, from 08.00 PM, Calle Gran Capitán 105,
Almeria, Spain
- April 23 2014 at Faculty
of Fine Arts - University of Granada, Calle Real de
Cartuja 36, Granada, Spain
OVER GAME - Neoludica. Art is a game 2011-1966. 54th International Art Exhibition, Venice Biennale
Gabriella Parisi's video Over Game for Neoludica. Art is a game 2011-1966 explores the videogame beyond the videogame, travels over the game, past its more immediate logic.
The essence of video is not just technology or art in the traditional "analog" sense: it is all that, but more importantly it is a vision over a multiplicity of visions. A groove, a hybrid, a reflection in which the video game look at itself as in a mirror, breaks down into its individual components, and then puts them back together in new shapes and new genres.
Since Over Game is not a mosaic made up of video-fragments from video games, the point of views had a chance to break free from the rigid traditional perspective centered on the viewer. It is always like that: the video game , the machine is something that must be seen. Well, not anymore. Artist Gabriella Parisi tries out a reversed perspective that allows the video game to look at, turn to, even “talk” to the viewer. Then the video game becomes a social, human environment, not just a technological one. And it possesses all the requirements to go from mere, pointless instrumentality to a symbolic content and an artistic value. This is the strength – and the challenge – of Over Game: to break through the anthitesis man-machine in order to achieve a second humanism, or a “Techno-Humanism” in which the Vitruvian man becomes a human and an android. At the same time, a fully interactive real-and-virtual world revolves around him.
Over Game directs this huge trajectory on the evolution of the video game, focusing on the interpenetration between man and android, subjective and objective creator and creature. The point of view is not merely that of a video gamer or a video game artist, but rather that of the machine, of the video game itself, which looks into the mirror and sees an increasingly human reflection.
Over Game by Gabriella Parisi was shown in
the following Festival and International Art
Exhibitions:
Neoludica. Art is a Game 2011-1966,
a cura di Debora Ferrari, Luca Traini e E-Ludo Lab,
54. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, BIENNALE DI VENEZIA, Eventi Collaterali,
Sala dei Laneri, Venezia (VE) e Centro Culturale Candiani, Mestre.
Art Night Venezia – Notte Bianca dell’Arte di Venezia,
a cura di Cà Foscari,
Università degli Studi di Venezia, Venezia.
Lo Strano Mondo è il nostro. Messages from Oddworld 2011-2004,
a cura di Debora Ferrari, Luca Traini, Maurizio Vanni e Emanuele Vietina,
Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art, Lucca.
ATOPIC FESTIVAL – 3E ÉDITION
– FESTIVAL INTERNATIONAL DU FILM MACHINIMA,
a cura di Margherita Balzerani,
Cinema Nouveau Latina, Paris, France.
Games Week – Neoludica Game Art Exhibition,
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini,
Games Week 2011, Milano.
Arte e Videogames. Neoludica 2011-1966
edito da SKIRA.
Presentazione con curatori e artisti.
Neoludica Art Exhibition,
Triennale, Milano.
LOADING… Videogioco, Arte, Media.
Presentazione Convegno di Studi Internazionale,
a cura di Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo)
e dall’Istituto di Storia dell’Arte Medievale e Moderna,
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Milano.
New Game Designer 2012 - Neoludica Game Art Exhibition,
a cura di Debora Ferrari, Luca Traini, Dario Maggiorini e Laura Anna Ripamonti,
Studi televisivi dell’Università degli Studi di Milano (C/O CTU) Polo di Mediazione Linguistica e Culturale, Milano.
Etna Comics, Festival Internazionale del Fumetto e della Cultura Pop,
presentazione mostra a cura di Ambra Bonaiuto e E-Ludo Lab,
Centro Polifunzionale “Le Ciminiere”, Catania..
MoMA New York Tribute,
a cura di Debora Ferrari e Emanuele Cabrini,
GameLand by Gamesearch,Villasanta.
Art work, videogames, proiezioni da Neoludica a Ludica, il Festival del Gioco e del Videogioco,
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini,
Fiera Rho, Milano.
Game Art Camp – MoMA 14 Tribute,
a cura di Debora Ferrari, Thomas Pepino e Emanuele Cabrini,
Green Box – Incubatore di Idee, Torino.
Florence Fantastic Festival: Neoludica Game Art Gallery dal 2008 a oggi,
Stand Scuola Internazionale Comics di Firenze,
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini,
Florence Fantastic Festival, Fortezza da Basso, Firenze.
Playing The Game – A Videogames Art and Culture Event,
Art comes into play_Game Art from immaterial to material project,
a cura di Paolo Branca, Debora Ferrari, Luca Traini e Emanuele Cabrini,
Santeria, Milan.
Play the Game - Nuove frontiere tra videogioco e società,
Evento dinamico sulle potenzialità culturali, formative,
artistiche e lavorative delle game art e dei videogiochi,
a cura di Debora Ferrari, Luca Traini, Emanuele Cabrini,
Sala Mostre, Besozzo (VA).
BorderBody Mixing Cities - International Video Art, Photography,
Installation and Performing Art Festival,
International ArtExpo,
a cura di Luca Curci,
Palazzo Barone Ferrara, Bari.
Concurso Internacional BorderBody. Mixing Cities & Identities,
Sesiones de Video Arte Internacional,
MECA Mediterráneo Centro Artístico,
C/ Gran Capitán 105. Almería. España.
Borderland – The entropy of identities |
Spain 2014 - International Video-Art screening,
comisariado por Fernando Barrionuevo,
MECA
Mediterráneo Centro Artístico, Almería,
España.
ARTE GIRA. Arte Contemporáneo, VI EDICIÓN EN GRANADA,
comisariado por Fernando Barrionuevo,
Sala de Exposiciones de la Facultad de Bellas Artes de Granada,
Granada, España.
ARS Visibilis. Exposición de Arte Contemporaneo
Y CICLO INTERNACIONAL DE VIDEO ARTE: CONFINE. L'entropia di identità.
MUJERES Artistas,
comisariado por Fernando Barrionuevo,
Museo de Almería, dependiente de la Consejería de Educación, Cultura y Deporte,
Junta de Andalucía, Almería, España.
Pixels of Identities.
International video-art, photography and performing art festival,
Galeria de Arte Laura Haber (Juncal) in Buenos Aires (Argentina).
GAMIFICACTION. Interazioni con il futuro, La realtà virtuale.
Visori per la realtà virtuale, controller biometrici, mondi 3D,
attività, incontri e arte per sperimentare e approfondire le nuove frontiere tra gaming e ricerca,
a
cura di Luca Roncella e Debora Ferrari,
Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci,
Milano.
FLY ON THE BLUE SIDE
Il video Fly on the blue side, prodotto e diretto da Gabriella Parisi, con la colonna sonora originale composta da Alessandro Porcella, è la storia di un viaggio vissuto come trama di un'esperienza interiore, come tentativo di evasione mentale dalla giungla d'asfalto della metropoli per approdare al sogno di vivere in simbiosi con la natura, liberi dalle catene del materialismo.
Le riprese iniziali si soffermano su tunnel autostradali, strade e persone in perenne movimento animate da un furor perpetuo, ma ciò che si evince è la mancanza di direzione o, meglio, della meta del loro viaggio. Come ha osservato Paul Virilio: “Il nostro mondo è in costante movimento. Il mondo d'oggi non ha più alcun tipo di stabilità; è in moto perpetuo, si sposta, scivola via.” Le immagini allora si susseguono come se fossero accelerate o rallentate, da una velocità che ubbidisce a un suo ritmo interno, senza che facciano emergere alcun particolare saliente, trasformandosi in rimembranze, in stralci di visioni, che si stratificano tutti uguali nella memoria, fino al momento in cui non affiora, alle porte della coscienza, un flashback che interrompe e restituisce una parvenza di direzione, di senso al peregrinare infinito.
E così, il ricordo di quando si era bambini, dei momenti in cui la distesa di un campo di grano o un semplice prato ritagliato tra i palazzi in cemento spalancavano un paradiso, su cui fondare la costruzione di un mondo meravigliosamente al di fuori di tutto e tutti, stacca il ritmo dall'incedere incalzante delle immagini urbane, sospendendo il tempo e immergendolo nella narrazione di un'altra dimensione incontaminata; risvegliando, oltre che il nostro lato più genuino e capace ancora di meravigliarsi come i bambini, la volontà di di far qualcosa di concreto per sottrarci alle regole dello spietato consumismo e per sognare di approdare a una visione del mondo più autentica.
L'immagine del torero che duella con il toro è la metafora della lotta titanica dell'uomo contro la natura, contrapposta alle immagini degli animali che sono l'eco di un mondo in via di estinzione, che grida la sua innocenza e impotenza dinanzi alle azioni di continua prevaricazione e distruzione da parte dell'uomo.
Fly on the blue side, attraverso lo svolgersi dell'intera narrazione, invita lo spettatore a “volare sul lato blu”, a stupirsi del mistero del creato e della sua magnificenza, a spingersi alla ricerca del lato meraviglioso e inesplorato della vita. E, proprio come ha lucidamente osservato Marcel Proust: "Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi."
Nel bene e nel male, siamo tutti responsabili del nostro futuro e di quello di tutti gli altri uomini e ogni gesto, rispettoso o di violazione nei confronti della natura, ha delle ripercussioni globali, ma è bello poter credere che la strada per un mondo migliore passi per ognuno di noi.
L'AVVENTURA DI UN POETA
Nell'opera video L'avventura di un poeta di Gabriella Parisi, liberamente ispirata all'opera calviniana, il viaggio che intraprende il personaggio protagonista, il poeta Usnelli, è un viaggio esistenziale contemplato e filtrato attraverso la sensibilità del poeta stesso. Il dialogo è sviluppato nella forma del monologo interiore e palesa il punto di vista che, in un primo momento, potrebbe sembrare del poeta, ma che è in realtà una sintesi estrema, in versi di poesia, di istantanee assimilate da pensieri altrui di gente comune che si scontra ripetutamente con i problemi reali della quotidianità.
L'occhio della videocamera segue il punto di vista del poeta, registrando un ambiente metropolitano che appare metafisico e come se non fosse abitato da persone, ma solo da parvenze umane. E, come nelle tele di Edward Hopper, le scene appaiono quasi desertiche e quelle nei convogli caratterizzate da un agglomerato di corpi, che sottolineano l'estraneità dei soggetti e l'incomunicabilità, accentuando il senso di solitudine. Il senso ultimo de L'avventura di un poeta va ricercato in questo movimento catartico che, dagli abissi della fatica di vivere, dalle aberrazioni e sofferenze della vita dell'uomo, fa riaffiorare alla visione della bellezza abbagliante e inaspettata che risiede nell'esistenza di ogni persona, nel miracolo dell'amore che nobilita ogni esistenza e che affranca dal destino oscuro dell'uomo scaraventato nel cosmo, lontano dal principio creatore e dal comprendere il senso della propria esistenza.